Davanzale passante: come e perché eliminarlo per non disperdere calore.

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In Italia la parte inferiore del serramento viene quasi sempre posata su di una piastra di marmo (o altra pietra) al fine di evacuare l’acqua oltre la facciata, ma anche di offrire una cornice architettonica che abbellisce la parete: nel caso delle finestre questo elemento si chiama davanzale passante, nel caso delle porte finestre si chiama soglia, ma si tratta comunque della stessa cosa. Un dettaglio che se stai ristrutturando o costruendo casa, bisogna conoscere, poiché può aiutarti a migliorare il comfort abitativo e risparmiare sulle bollette.

 

Ma cos’è esattamente il davanzale passante?

Il davanzale passante è un elemento unico, spesso realizzato in marmo, pietra o granito,  che viene posizionato a cavallo della muratura perimetrale della casa e sul quale viene poi fissato il serramento. Si definisce “passante” proprio perché collega senza interruzioni la facciata esterna dell’edificio a quella interna dell’appartamento. Se è vero che il davanzale in marmo o di qualsiasi altra pietra, è sicuramente un elemento di pregio per un’abitazione dal punto di vista estetico, non si può dire lo stesso sotto il profilo energetico. 

 

Perché può essere un problema?

Se in passato non esistevano le esigenze di risparmio energetico, oggi la necessità di contenere i costi e di limitare il consumo di energia per il riscaldamento e il raffreddamento degli edifici, rappresenta un elemento di fondamentale importanza. Per ottenere questi risultati, le finestre negli ultimi anni sono state oggetto di profonde innovazioni che le hanno rese un prodotto altamente tecnologico e isolante.  Tuttavia, installare serramenti ad alta prestazione lasciando il davanzale passante, significa vanificare il tuo investimento. Infatti, utilizzare un unico elemento che collega l’esterno della casa direttamente con l’interno senza frapporre qualche altro materiale può causare un ponte termico (discontinuità termica), cioè una zona in cui, per effetto della presenza di materiali a di persa conduttività termica. Ciò comporterà inevitabilmente delle dispersioni energetiche nonché la proliferazione di condensa e muffe intorno al vano finestra, rendono gli spazi meno insalubri. Sono diversi gli elementi che possono causare un ponte termico (l’uso di materiali obsoleti o di spessori diversi, problemi di progettazione, presenza di elementi che fuoriescono dell’edificio) ma tra le cause più comuni c’è proprio la presenza di un davanzale passante in corrispondenza del vano finestra. Ciò ha come conseguenza forti dispersioni di calore: in inverno il caldo fuoriesce dall’interno verso l’esterno dell’abitazione e il contrario in estate, provocando un inutile spreco di energia. 

 

Come eliminare il ponte termico ed eliminare la muffa? 

Avrai sicuramente capito che un professionista non ti consiglierebbe mai di lasciare un marmo o una banchina passante, poiché la presenza del ponte termico inficerebbe le prestazioni delle tue nuove finestre e non permetteranno più il ricambio naturale di aria tramite gli spifferi. In generale laddove c’è un progettista competente, dovrebbe consigliare il taglio termico del davanzale: si tratta di tagliare una porzione di marmo posizionata sotto al serramento con una sorta di fresa dotata di aspirapolvere (per rimuovere la polvere che si crea in seguito al taglio) e riempire questo spazio con materiale isolante, schiuma poliuretanica o con un pannello isolante. Così facendo si divide il davanzale interno da quello esterno, scongiurando la dispersione di calore e l’insorgenza di muffa e condensa sulla parete interna in corrispondenza dello stesso. Negli edifici di nuova costruzione, in teoria, il problema del ponte termico non dovrebbe sussistere. Ma purtroppo, capita ancora spesso che ci siano costruzioni nelle quali questo accorgimento non viene nemmeno preso in esame in fase di progettazione. 

 

Quale è la procedura corretta da seguire?

In caso di sostituzione degli infissi, taglio del davanzale a parte, quello che fa davvero la differenza è che il tuo fornitore di infissi ti presenti, oltre al prodotto, un progetto di intervento che specifichi chiaramente come intende procedere per riqualificare il foro finestra. Di conseguenza prenderà in esame il ponte termico creato dal marmo passante e ti darà dei consigli su come eliminarlo o correggerlo. Nel caso di ristrutturazione di un immobile, se la finestra si trova sul radiatore, è consigliabile chiudere la nicchia ad esso adibita. Un altro modo per ottenere un davanzale o una soglia interrotta è quello di inserire tra la soglia e la muratura interna un controtelaio con un quarto lato riempito con materiale isolante. Nel caso in cui si voglia risolvere la questione senza opere edili, è possibile inserire nella parte inferiore un pannello molto isolante e poco spesso che impedisca al calore di attraversare il marmo verso l’esterno. 

 

Conclusioni.

Quello su cui voglio farti riflettere, è che non è necessario concentrarsi solo sull’infisso, perché la scelta della finestra giusta per te, quella che fa proprio al caso tuo è la diretta conseguenza di un lavoro di consulenza e di progettazione. Se ti affiderai a noi di iVista, riceverai tutte le indicazioni necessarie per far sì che il lavoro di sostituzione degli infissi sia il più vantaggioso possibile, poiché il nostro obiettivo non è venderti un prodotto, ma darti prima di tutto risolvere delle criticità, che siano note o meno. In fase di costruzione o riqualificazione di un edificio, presteremo attenzione e cura necessaria per questo “piccolo dettaglio”, il davanzale passante appunto, al fine di prevenire l’insorgere delle problematiche che abbiamo elencato prima e garantirti il massimo comfort abitativo.